Page 10 - index
P. 10

L A   V I A   D E L   T H E







                Le connessioni del tè con il buddhismo, soprattutto con   e in tazze piuttosto piccole, mentre gli altri ricorrevano
                lo Zen, sono molteplici e non è un caso che siano stati i   alle  mug,  tazza  in  ceramica  comune,  più  capiente  e
                monaci  i  primi  ad  interessarsi  attivamente  a  questa   senza sottotazza.
                bevanda.  Il  tè  con  il  suo  tipico  gusto  lievemente   Il  consumo  in  Gran  Bretagna  è  cresciuto  moltissimo
                amarognolo che rasserena e chiarifica, ben si adattava   tanto che si può parlare del tè come bevanda nazionale
                allo spirito austero della vita monastica.
                                                              inglese, consumata varie volte al giorno e in miscele di
                Il  Sado,  la via  del tè,  nella sua sobrietà rappresentava   diverse  qualità,  più  forte  al  mattino  detta  English
                quella costante ricerca della semplificazione che è tipica   Breakfast  e  più  leggera  al  pomeriggio  (Traditional
                dello  Zen  e  dallo  Zen  mutuava  il  suo  peculiare  senso   Afternoon).
                estetico,  propriamente quella  sensuale consapevolezza   Le  più  famose  ed  antiche  marche  che  importano  e
                del Vuoto espressa dal concetto di Wabi.
                                                              producono  le  miscele  (blend)  sono  la  Twinings  e  la
                Il  Chanoyu  si  diffuse  a  partire  dal  XV  secolo  grazie  ad   Fortnum  and  Mason's,  entrambe  con  sede  a  Londra.
                altri monaci zen che lo adattarono ai gusti giapponesi e   Altre marche famose inglesi sono la Lipton, la Whittard e
                progressivamente  fecero  di  esso  una  forma  artistica  e   la Harrods.
                nel  contempo  furono  iniziatori  di  varie  scuole,  alcune
                delle quali ancora oggi fiorenti.  Etimologia e derivazioni
                in altre lingue.
                La  parola  "tè"  deriva  dalla  resa  tê    (pronuncia  tei)  del
                carattere cinese 茶 nel dialetto min meridionale diffuso
                nel sud del Fujian e a Taiwan.
                Il  termine  thé,  utilizzato  a  volte  nella  forma  scritta,  è
                invece  non  corretto  in  italiano,  e  quindi  da  evitare,  in
                quanto si tratta di un francesismo.
                Nella  Cina  l'uso  del  tè  risale  al  III  secolo,  inizialmente
                presso le prime comunità monastiche buddhiste, quindi
                presso i cinesi convertiti al buddhismo, infine diffuso in
                tutta la società.
                Il  tè  fu  conosciuto  dai  Portoghesi,  che  nel  XVI  secolo
                esplorarono il Giappone, e di qui fu importato in Europa
                dalla  Compagnia  Olandese  delle  Indie  Orientali.  Qui
                ebbe  un  immediato  successo:  divenne  dapprima
                popolare  in  Francia  ed  in  Olanda,  poi  (forse  intorno  al
                1650)  ebbe  diffusione  anche  in  Gran  Bretagna.
                Alexandre Dumas padre disse che fu nel 1666, sotto il
                regno di Luigi XIV, che il tè, dopo una opposizione non
                meno  viva  di  quella  sostenuta  nei  confronti  del  caffè,
                s'introdusse in Francia.
                In  seguito  entrò  nelle  consolidate  tradizioni  inglesi.  I
                ricchi e gli aristocratici lo sorbivano da porcellane cinesi




                                                                               DUWHPDU]LDOH RUJ  -  SDJLQD
   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14